-Gareth Pugh-
Il Sunday Times lo ha chiamato 'The mad prince of British Fashion', il principe pazzo della moda inglese, dedicandogli un ampio servizio. Gareth Pugh ha solo 25 anni, presenta le sue creazioni da cinque stagioni ed è entrato nel calendario ufficiale del British Fashion Week da due. Impossibile da intervistare, praticamente una nuova star, si iscrive nel lignaggio di Alexander Mac Queen, John Galliano e Hussein Chalayan. Attento alle proporzioni, alla magia delle forme e alle tecniche sartoriali, le creazioni di Gareth Pugh sono spesso pubblicate sui magazine di tendenza come I-D e Dazed and Confused.
Coccolato da Anna Wintour, l'onnipotente direttrice di Vogue America che lo ha scoperto nel 2004, Gareth Pugh ha alle spalle una storia di riuscita che ricorda quella di Billy Elliot (tra l'altro Gareth ha anche studiato danza). Nato a Sunderland, un porto industriale del nord del Paese dalle parti di Durham, da un padre poliziotto e da una madre impiegata in un call-center, ha vissuto per anni in una tipica villetta a schiera di mattoni rossi con il garage attiguo, di quelle case che si vedono spesso nel Regno Unito.
A 14 anni, barando sull'età, riesce a fare uno stage estivo come aiuto costumista al National Youth Theatre. La sua grande ambizione era però quella di entrare, dopo il liceo, alla Central Saint Martins di Londra, una delle migliori scuole al mondo per la moda ma la famiglia non è in grado di sostenere le spese della costosa retta. Così ripiega su sociologia e arte al Sunderland College. Riesce poi a realizzare il suo sogno e, con l'aiuto di una borsa di studio, si laurea nel giugno del 2003 proprio alla Saint Martins.
Dopo il diploma diventa assistente di Rick Owens da Révillon, la prestigiosa maison di pelliccia che gli ha dato anche un'ottima impostazione sull'uso dei pellami. Talvolta, infatti, Gareth Pugh applica sugli abiti bordi di volpe ma in realtà è soprattutto conosciuto per l'utilizzo di materiali inconsueti come il vinile, il lattex, le stoffe laminate come si può notare dalla collezione primavera-estate.
Nel 2004 si fa notare per una collettiva organizzata dalla rivista Dazed and Confused dove presenta i suoi modelli insieme a Stella Mac Cartney, Hussein Chalayan e D&G. I suoi abiti si trovano oggi da Barneys a New York, da Colette a Parigi, da Browns e da Liberty a Londra. Tra le sue clienti più affezionate si registra Kylie Minogue, che gli ha chiesto di realizzare i costumi del suo ultimo tour.
La sua creatività è messa a frutto anche dai media, come Channel 4, e dalle riviste I-D e Self Service che gli chiedono di fare da stylist e di fornire idee per i servizi di moda. Come se non bastasse, disegna pellicce per la Kopenhagen Furs. La sua straordinaria fantasia lascia perplessi i compratori che non riescono a vendere facilmente i suoi abiti eppure, sottolineava proprio il Sunday Times, la moda avrà sempre bisogno di personaggi del suo calibro per andare avanti e rigenerarsi. Il futuro ci dirà se è nato davvero un nuovo John Galliano.
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