martedì 8 febbraio 2011


Glee: fenomeno di costume che ha ribaltato le classifiche musicali.






Un teen drama diverso. Storie di “realtà” che si combinano con esibizioni musicali. Omaggi alle “ grandi celebrità” (famosa la puntata dedicata a Madonna) ,“frecciatine” all’omofobia e incoraggiamento ai “looser”.


Ogni puntata è seguita in media da otto milioni di telespettatori. I fan più scatenati si fanno chiamare “gleek” e indossano magliette con omaggi  ai diktat della serie, passano il loro tempo ai flash mob  e nei social networks discutendo su canzoni, storie e personaggi.

Ovviamente la produzione ha scelto di cavalcare la tendenza e ha messo in commercio compilation  ( anche strumentali), magliette e gadget vari.
Io stessa in viaggio a Londra ho potuto trovare da Claire’s accessori come  uniformi da cheerleaders ( ispirate ovviamente ai Cheerios) , fischietti, sedie a rotelle (uno dei protagonisti è infatti invalido e costretto su di essa), collane, magliette e poster celebrativi.











Insomma questo telefilm può essere uno degli esempi più rappresentativi di come la tv detta moda .
Moda non vista come semplice modo di vestire ma come modo di “vivere”. Inoltre essendo io una persona che vive di "pane e musica" apprezzo il fatto tutto ciò  ha  in un certo senso fatto rinascere il mercato dei cd e ha anche permesso di far conoscere vecchie hits ( i Journey soprattutto)

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