domenica 26 dicembre 2010

Chanel 2.55: Storia di una Borsa Senza Tempo




Se c’è un oggetto del desiderio comune ad ogni donna questo non può che essere la mitica borsa 2.55 di Chanel. Non una semplice it-bag, ma un vero classico destinato a non tramontare mai, simbolo di eleganza e femminilità. Una borsa senza tempo, arrivata fino a noi quasi invariata rispetto al modello originale.
Mademoiselle Coco Chanel è stata messa al mondo con il chiaro scopo di rivoluzionare il costume e la moda, spiccava per originalità e creatività ma non si applicò troppo sulla scelta del nome di una delle borse che, come sapeva bene, avrebbe fatto la storia dell’accessorio diventato un accessorio desiderato e bramato da milioni di donne, per sempre. La chiamò 2.55 semplicemente perchè la disegnò nel Febbraio del 1955. Per la catena si ispirò al portachiavi dei custodi dell’orfanotrofio nel quale la stilista trascorse la sua infanziae per l’interno, in un profondo bordeaux, alle divise degli orfanelli. La chiusura era semplice e non compariva ancora il logo della maison.





Poi in casa Chanel, circa 40 anni dopo, arrivò Monsieur Karl Lagerfeld che pensò bene di fare un piccolo restyling alla borsa applicando due eleganti doppie “C” sulla chiusura ed intrecciando la catena alla tracolla in pelle, nacque così la 2.55 Chanel Classic Flap, disponibile in tre misure, dalla piccola alla grande. Conscio però del grande successo della borsa derivato dal modello originale, in occaisoen dei 50 anni di questa formidabile borsa, Karl Lagerfeld decise di riproporre il modello disegnato da Coco Chanel cinquant’anni prima rinominandolo semplicemente 2.55 Reissue ma anche Chanel 2.88 una riedizione che deliziò moltissime donne.

Quanto ai prezzi, la versione più classica in pelle martellata va da un minimo di 1300 euro ai 1900 per la permanente, mentre e il modello jumbo, non sempre prodotto, è venduto al prezzo di circa 2300 euro.



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